Nel descrivere il corso del fiume Arno dalla sorgente sino alla foce, Dante associa le principali comunità che affacciano sul fiume a precise specie animali, tratteggiando un inquietante bestiario denso di significati allegorici.
La seconda conversazione dantesca ricerchera’ le radici di un tale bestiario nella cultura figurativa del tempo, soprattutto i capitelli istoriati delle pievi e delle cattedrali, e al contempo indagherà la fortuna letteraria e artistica di queste metafore dantesche nelle epoche successive.