Pieve di Sant’Eleuterio
Questa chiesa fu fondata in epoca pre-longobarda, sempre in stile romanico, per poi essere ricostruita tra l’XI e il XIII secolo.
Il santo dedicatario è Sant’Eleuterio, il cui nome avrebbe dato origine a quello del paese di Salutio, in cui la chiesa è situata.
L’interno presenta un’unica aula e custodisce opere d’arte di grande valore: sugli altari laterali si possono ammirare due tele di inizio Seicento raffiguranti una Presentazione di Gesù al Tempio, datata 1644 ed eseguita dal fiorentino Paolo Guidotti, e una Madonna del Rosario del 1619 di Michelangelo Vestrucci. Sempre del XVII secolo, troviamo anche una tela con San Francesco nell’atto di ricevere le stimmate. Assieme a quest’opera, al suo autore, il pittore aretino Bernardino Santini, fu commissionato nel 1633 anche un Sant’Eleuterio di cui purtroppo non restano più tracce.
La Pieve conserva anche gli affreschi quattrocenteschi del valdarnese Mariotto da Cristofano, parzialmente rovinati, che ritraggono ancora una volta il miracolo delle Stigmate ricevute da San Francesco sul sacro monte della Verna e un’Annunciazione, in cui la Madonna e l’Arcangelo Gabriele sono accompagnati dalle figure dei Santi Pietro e Paolo.
Molto particolare anche il fonte battesimale, il cui basamento è molto probabilmente costituito da una colonna di reimpiego a sostegno di una vasca in pietra con copertura lignea, le cui decorazioni pittoriche sono ancora quelle originali del XVI secolo.
L’esterno dall’aspetto dismesso e piuttosto semplice di questa pieve è compensato dalla suggestione dei suoi spazi interni, che costituiscono una più che piacevole scoperta per chi varca la sua entrata.
Località Salutio, 40
52010 Salutio (Ar)
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