Castello di San Niccolò
Il Castello di San Niccolò, o “Corte di Vado”, del quale si hanno le prime notizie nel 1029, sorge su un’altura che domina la valle del torrente Solano, che si immette nell’Arno nella piana di Campaldino. Il Castello, fu una delle più importanti rocche dei conti Guidi da Battifolle e la sua storia va di pari passo con quella della potente famiglia feudale casentinese.
Dal 1321 fu signore del castello Galeotto dei Guidi da Battifolle
la sua tirannia e la crudeltà, portò nel 1348 la popolazione alla rivolta.
Gli abitanti presero possesso del castello e si sottomisero alla Repubblica di Firenze. Questa fece del borgo il capoluogo della nuova Podesteria chiamata ‘Montagna Fiorentina’, nata dall’unione con Montemignaio e Battifolle.
Nel 1440 il castello provò a resistere all’assedio delle truppe di Niccolò Piccinino e dei Guidi di Poppi. Questo è uno degli episodi più sanguinosi della storia del Casentino, chiunque cercasse di uscire da Castel San Niccolò veniva catturato e scagliato con le briccole (catapulte) di nuovo all’interno, sfracellandosi.
Una volta conquistato il maniero, per vendicarsi della resistenza fatta, gli abitanti furono impiccati lungo la cinta muraria o passati a fil di spada.
A seguito di questi fatti nel 1442, la Repubblica Fiorentina decise di smantellare il castello, determinando il graduale spostamento della vita del paese ai piedi della rocca, intorno alla sottostante chiesa di San Martino a Vado.
Cominciando la nostra ascesa al Castello, incontriamo un ponte in pietra che attraversa il torrente Solano, distrutto durante l’ultima guerra ma ricostruito nelle sue forme originarie. Questo attraversamento o “guado” dette origine al sistema urbanistico del castello. Questo è costituito da tre parti fondamentali: il palazzo-fortezza, l’abitato cinto da mura e, all’altezza del ponte, un altro piccolo borgo fortificato per controllare la strada di collegamento con con la zona del “mercatale.
Il palazzo-fortezza fu residenza prima dei conti Guidi e dei Podestà fiorentini poi. Esso si presenta per buona parte intatto, anche se nella parte ovest è andato distrutto il giro delle mura. Il possente mastio, dotato di torre, presenta al suo interno quattro grandi saloni affrescati. Il suo aspetto è ingentilito da due bifore quattrocentesche e da un portale gotico, attraverso il quale si giunge nella piazza d’armi.
L’ottimo stato della struttura si deve ai restauri intrapresi dai proprietari. La veduta da Est con il mastio sulla sinistra e le cortine murarie che lo cingono fino alla torre sud-est è una delle immagini più potenti fra quelle dei castelli casentinesi.
Per maggiori informazioni
Via del Castello
Telefono: +39 0575 572961
Orario di apertura: Apertura su richiesta.
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