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Arte del Legno

Nella zona casentinese, le principali produzioni erano oggetti di tipo rurale o di prima necessità: carri agricoli, botti, mobili e utensili. Il legname, un tempo, ha consentito lo sviluppo di questa valle e la sopravvivenza della sua gente, caratterizzandone i connotati culturali e offrendo oggi prodotti unici riconosciuti in tutto il mondo.

 

La lavorazione del legno è ancora presente con la creazione dei mobili, ad esempio a Moggiona, nel comune di Poppi, tutt’ora viene portata avanti l’arte del “bigone”.

Il bigone è una delle tradizioni artigiane di questo scorcio di Appennino, e racconta una storia di lavoro e abilità, passione e sapienza, in grado di tramandare attraverso le generazioni larte della lavorazione del legname.

 

Infatti, la storia della valle del Casentino e le sue foreste è legata indissolubilmente allo splendido Duomo di Firenze visto che dalle foreste che oggi fanno parte del Parco Nazionale fu ricavato il legno per i ponteggi e per la costruzione della cupola del Brunelleschi. Tra le produzioni legate al bosco ricordiamo anche quella del carbone, prodotto principalmente in corrispondenza del paese di Cetica, nel comune di Castel San Niccolò.

 

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