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Piana di Campaldino

” Qual forza o qual ventura

ti travio’ si fuor di Campaldino

che non si seppe mai tua sepultura ? ”

” Oh ! ”, rispuos’ elli, ” a pie’ del Casentino

traversa un’ acqua ch’ a nome l’ Archiano, 

che sovra l’ Ermo nasce in Appennino. 

La’ ve ‘l vocabol suo diventa vano

arriva’ io, forato ne la gola, 

fuggendo a piede e ‘nsanguindo il piano .. 

Lo corpo mio gelato in su la foce

trovo’ l’ Archian rubesto; e quel sospinse

ne l’ Arno, e sciolse al mio petto la croce

ch’ i fe di me, quando ‘l dolor mi vinse

voltommi per le ripe e per lo fondo, 

poi di sua preda mi coperse e cinse ”.

Purgatorio, canto V (91 -99) (124 – 129) 

 

L’11 giugno del 1289 Guelfi e Ghibellini si scontrarono nella famosa Battaglia di Campaldino, una pianura situata ai piedi di Poppi.

Dante, che aveva preso parte alla battaglia tra i feditori dell’esercito guelfo, ammettendo di aver avuto “temenza molta” in quell’occasione, menziona Campaldino nel canto V del Purgatorio insieme ad un altro suo protagonista, Buonconte da Montefeltro, schierato invece con i rivali ghibellini.

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