Chiusi della Verna
Chiusi della Verna sorge alla base della montagna dove San Francesco ricevette le stimmate nel 1224, come ricorda anche Dante Alighieri nell’XI Canto del Paradiso:
nel crudo sasso intra Tevero e Arno
da Cristo prese l’ultimo sigillo,
che le sue membra due anni portarno.
Il “crudo sasso” si erge netto ed è visibile da tutta la vallata. Il fascino del luogo con le rocce calcaree e le piante secolari, è reso ancora più intenso dalla storia di San Francesco. Era il 1213 quando il Conte Orlando de’ Cattani donò La Verna a Francesco d’Assisi. Il Santo discendeva nelle fessure delle rocce, avendo come casa una caverna, scegliendo una pietra dura come giaciglio.
Per chi giunge al Santuario dalla strada della Beccia, attraversato l’arco della porta degli Uccelli, si incontra la piccola chiesa di Santa Maria degli Angeli, la prima costruita in questo luogo, dove il Conte Orlando ha il suo sepolcro. A ridosso di questa, sul quadrante (splendida terrazza sul Casentino), sorge la basilica di Santa Maria Assunta o chiesa maggiore, che custodisce al suo interno delle splendide terrecotte di scuola robbiana. Impossibile non citare la Cappella delle Stimmate, costruita sul punto dove avvenne il miracolo, ornata con la più grande robbiana mai realizzata, e il Sasso Spicco, gigantesca fenditura nella roccia dove Francesco andava a pregare, al quale si accede attraverso una suggestiva scalinata scolpita nella pietra.
Nel centro di Chiusi, sotto al santuario, si trovano invece il Castello dei Cattani, la chiesa di San Michele Arcangelo e la Podesteria. Il paese infatti passò, nel 1385, alla Repubblica di Firenze, divenendo capoluogo di una giurisdizione civile in cui risiedeva un podestà. La prima casa podestarile a Chiusi si trovava ad occidente del castello e il padre di Michelangelo, Ludovico Buonarroti, nell’anno 1475 ne fu il podestà, l’autorità civile massima per quel tempo. Il legame tra i Buonarroti e questo luogo è messo in luce anche dalle recenti ricerche che hanno identificato, in quattro opere di Michelangelo (la Creazione di Adamo, Il Tondo Doni, La Crocifissione di San Pietro e la Conversione di San Paolo), il paesaggio di Chiusi della Verna. In seguito la podesteria subì degli interventi di modifica, come testimonia anche l’iscrizione su un architrave che data l’edificio al 1702.
Tutta da scoprire è la Vallesanta, costellata da tanti piccoli borghi sassosi, che si raccolgono in un Ecomuseo diffuso. Tra questi ricordiamo Rimbocchi, famosa per il pane più amato dai casentinesi e Corezzo, patria del tortello alla lastra, altra eccellenza gastronomica del territorio.
Sempre all’interno del territorio comunale di Chiusi della Verna, ricordiamo il piccolo paese di Sarna che, dopo attenti interventi di recupero, restituisce ai visitatori con il suo castello il fascino delle atmosfere medievali.
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